martedì 28 febbraio 2012

Il gioco simbolico.

Il gioco simbolico, che fa il suo esordio attorno ai 12/15 mesi di vita e si sviluppa nell’arco di tutta la prima infanzia, è il comportamento ludico infantile caratterizzato da finzione. Il gioco simbolico è una tappa fondamentale nello sviluppo del pensiero dell’intelligenza del bambino e aumenta notevolmente le sue capacità di gioco e apprendimento.

Con questo gioco il bambino imita, riproduce le azioni della quotidianità, esprime i propri sentimenti, recita i ruoli inizia a comprendere e a vincere le sue paure ed incertezze, soprattutto con le bambole, che, coccola, rimprovera, mette a nanna, imitando ciò che fanno gli adulti con lui.
I giochi simbolici più ricorrenti sono:
L’angolo della casetta
L’angolo della casetta: è uno spazio che richiama l’ambiente familiare, offrendo al bambino la possibilità di sviluppare il gioco d’imitazione, di identificazione dei ruoli e il gioco simbolico. E’ suddiviso in piccoli spazi come la cucina con i fornelli, pentole, piatti, bicchieri, caffettiera, ecc..
I travestimenti
Anche qui il bambino può sviluppare il gioco di imitazione e identificazione dei ruoli e l’autonomia. I materiali proposti in questo gioco sono:foulard, scarpe, borsette, collane, occhiali, telefoni, creme, pettini, cappelli.
Nella nostra cameretta abbiamo predisposto un angolo casetta; due Natali fa abbiamo costruito una cucina partendo da 2 comodini Ikea (Rast, 10,07 €). Gli zii hanno provveduto ad attrezzarla regalando elettrodomestici, pentolame e tavolo con sedie (sempre Ikea). Ecco il risultato del nostro lavoro:


lunedì 27 febbraio 2012

Artemadre: Il giveaway di Artemadre: in palio una fascia port...

 La mia amica di Artemadre ha deciso di organizzare il suo primo Giveaway... IO OVVIAMENTE PARTECIPO!!!!

Partecipate anche voi!!!!



martedì 21 febbraio 2012

Tris da viaggio fai da te

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Un pomeriggio d'inverno chiusi in casa causa febbre, del pannolenci d'avanzo e voglia di colore e di primavera... ed ecco che mi viene in mente di costruire questo gioco da viaggio: il "Tris di primavera". Spesso capita di andare in giro e di non sapere mai come far passare il tempo ai bimbi, questo può essere un gioco divertente e soprattutto poco ingombrante!

Ho usato dei pezzi di pannolenci, dei tappi di bottiglia e per fare la sagoma i fiori/pedina un tagliabiscotti.

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Ho creato una taschina dove inserire le pedine:

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Per fare le pedine ho usato tappi di bottiglia e pannolenci; ho ritagliato la sagoma ottenuta da un tagliabiscotti a forma di fiore e l'ho incollata sui tappi. Ho creato 5 pedine per colore.

Qui trovate il tutorial.

venerdì 10 febbraio 2012

Scuola dell'infanzia: consigli per l'uso.

A  Torino sta per scadere il termine per la presentazione delle domande di iscrizione alla scuola dell’infazia, la scelta della struttura più consona in genere è,  per noi mamme, uno dei momenti critici da affrontare.
Se il vostro bimbo ha frequentato il nido, il compito potrebbe essere piu' facile, perchè avete già affrontato il momento del distacco, l’inserimento e la vita fuori dal contesto familiare; tenete presente però che il fattore nido non è sempre un motivo di “tranquillità”, è facile ad esempio che un bimbo pur avendo frequentato il nido abbia problemi di inserimento alla scuola materna (gli spazi, le attività, le regole sono diversi). E comunque ogni cambiamento porta con sè qualche disorientamento che va affrontato insieme.
E’ fondamentale scegliere la scuola che ritenete migliore per voi e il vostro bambino (tenete presente che nelle scuole pubbliche e parificate si accede tramite graduatoria). La scuola materna in Italia è gestita da strutture pubbliche (comunali o statali) e strutture private.
Nella scelta dovreste valutare:
1.    la struttura: gli ambienti dovrebbero essere comodi, familiari, organizzati, piacevoli alla vista, funzionali, ampi e luminosi; è importante che ci sia uno spazio verde intorno in cui i bambini possono giocare sicuri;
2.    il tipo di attività che propone: attività ordinate (svolte a tavolino); attività libere (motorie o ludiche); attività pratiche (cambio d'abito, igiene personale e cura della persona, mensa, etc.); potreste chiedere di leggere il POF (Piano dell'Offerta Formativa);
3.    il personale che utilizza: è importante conoscere e chiacchierare con le maestre (e se è possibile vederla anche in azione con i bambini); è fondamentale sapere il rapporto maestra/bambini, ovvero quante maestre ci sono per un gruppo di bambini. In genere ogni sezione è composta da 25 bambini con 2 maestre.
4.    la composizione delle classi:
-    sezioni eterogenee: bambini di 3,4 e 5 anni tutti insieme, le classi in genere si distinguono con colori (gialli, arancioni, blu, etc) o con nomi di animali;
-    sezioni omogenee: nella stessa classe i bimbi hanno tutti la stessa età.
5.    la modalità con cui viene fatto l’inserimento;
6.    la comodità di ubicazione (vicinanza a casa, lavoro, nonni, etc.);
7.    l’esperienza di altre mamme: informatevi da colleghe, amiche, vicine di casa che hanno figli che frequentano le scuole in lista; come utenti sono loro le vere “consigliere”.
E’ ormai uso comune nelle scuole fare degli “open day”, ovvero delle giornate dedicate ai genitori che devo iscrivere i propri bimbi, in cui la scuola si presenta; gli open day sono utili perché vi permettono di valutare i punti sopra citati, l’unico neo è che vengono fatti generalmente il sabato, giorno in cui non ci sono bambini e quindi non potete testare le maestre in azione (ma con una chiacchierata spesso è sufficiente capire chi ci sta davanti).
Consiglio di andare entrambi agli open day perché si sa che quattro occhi sono meglio di due e perché le donne sono più attente ad alcune cose (es. piacevolezza dei locali) e gli uomini ad altre (es. funzionalità, sicurezza).

E’ molto importante preparare il bambino a questo debutto “in società”, ci sono a riguardo molti libri che trattano l’argomento; ve ne consiglio uno in particolare che a me piace molto e che ho acquistato per la mia bambina (nonostante lei arrivasse dal nido):  Alice e il primo giorno di asilo di Giorgia Cozza  e Maria Francesca Agnelli.

Può essere utile anche (una volta effettuata l’iscrizione) portare il bambino davanti a scuola (magari quando è ancora aperta), fargli vedere gli altri bimbi che giocano nel giardino e spiegargli che presto anche lui potrà unirsi a loro.

lunedì 6 febbraio 2012

Giochi sulla neve

A Torino ha nevicato parecchio, adoro la neve, mi fa tornare bambina! E questo pomeriggio io e Giulia ci siamo divertite passeggiando e giocando sotto la neve. Non servono tante cose per divertirsi sulla neve, basta avere un abbigliamento adatto (fondamentali per mia figlia il cappello delle Winx e i guanti di Hello Kitty!!) e un po' di fantasia!



Con l'ombrello abbiamo scritto le nostre iniziali e disegnato un'aquila reale:


 


Ma una palla di neve non ce la vogliamo tirare?




Colpita!!!!




E ora si vendica!



Attenta mamma!!!


Ricordo che da bambina mio padre mi faceva mangiare la neve, francamente non me la sono sentita di farlo fare a Giulia, però le ho chiesto di annusarla e di dirmi di cosa sapeva: "La neve puzza". Ok! Meno male che non le ho detto di assaggiarla!!!


E dopo aver camminato sulla neve, finalmente un marciapiede pulito dove poter correre come piace a lei!


giovedì 2 febbraio 2012

Mamme a colori.

In questi giorni grazie ad alcune amiche ho avuto modo di riflettere su una questione molto sentita tra le mamme: ovvero le discriminazioni tra mamme.

Le mamme che hanno avuto un cesareo spesso dicono di sentirsi mamme di serie B, così come quelle mamme che non sono riuscite ad allattare e che hanno dovuto ripiegare sul latte artificiale. Al contrario le mamme che allattano ad oltranza si sento aliene e spesso bistrattate quando si sentono dire "Allatti ancora? Ma come fai? E' grande ormai, è solo un vizio"; quelle che girano con la fascia si vedono spesso guardare con gli occhi di fuori e additate come "quella mamma strana".

Ma il fatto allora qual'è?

Il fatto è che in questa società deve essere tutto bianco o nero e non sono ammessi colori diversi! E invece noi mamme siamo a colori! Ciascuna di un colore diverso, c'è la mamma rossa, la mamma viola, la mamma blu, la mamma nera... ognuna vive diversamente la propria mammitudine, lo fa nel modo che ritiene migliore per lei e per il proprio bambino! Ogni mamma sa cos'è la cosa giusta per sé e non deve per forza essere uguale a quella di un'amica o di una sorella o di chiunque altra.

Pur essendo diverse c'è una cosa che accomuna tutte le mamme di ogni luogo e di ogni epoca: ogni mamma ama il proprio figlio, vuole avere il meglio per lui e cerca la soluzione migliore che lei ritiene più giusta!

Perché vogliamo per forza catalogarci? E' così bello vivere ognuna nella propria diversità, ognuna con il proprio colore!

Dedico questo post a tutte le amiche e le mamme che si sentono bistrattate per qualche scelta fatta o per come vivono la loro mammitudine perché si ricordino che per fortuna non esistono solo il bianco e nero ma tanti altri colori!!!

mercoledì 1 febbraio 2012

Bambini e Autobus

Importante notizia!!!!

Da oggi 1° febbraio 2012 i bambini di età inferiore agli 11 annni compiuti hanno diritto alla libera circolazione sull'intera rete urbana e suburbana GTT.

 

GTT | Avvisi | Nuove tariffe rete urbana e suburbana.
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