mercoledì 31 ottobre 2012

La Casetta Mangiapaure.

Ieri ho tenuto un laboratorio di Innesti Collettivi a Cascina Roccafranca tramite VitaminaMamma.

Vi chiederete cosa sono gli innesti collettivi? Abbiamo scoperto (con VitaminaMamma) questo bellissimo blog (e progetto) qualche anno fa e quest'anno abbiamo deciso di proporre questa attività ai bimbi che frequentano la Cascina Roccafranca.Vi parlerò di questi "innesti" più avanti... intanto potete dare un'occhiata al blog!

Durante il laboratorio abbiamo colorato e ritagliato figure di Halloween: zucche, mostri, pipistrelli, gatti, streghe che abbiamo disseminato intorno alla Cascina. Poi con una vecchia scatola di scarpe e l'aiuto dei bambini ho creato La Casetta Mangiapaure (prendendo l'idea qui), alla fine del lavoro ho chiesto ad ogni bimbo di cosa aveva paura, l'abbiamo scritto su un foglietto e l'abbiamo imbucato nella casetta. Abbiamo così imprigionato per sempre le paure che quindi non potranno uscire più a spaventare i piccolini!!!

Potrebbe essere sia un'idea carina per Halloween ma anche per aiutare i nostri bimbi a superare le paure che disturbano i loro sonni e la loro vita quotidiana!


Occorrente:

- Una scatola da scarpe
- Cartoncino
- Sacchi dell'immondizia
- Fogli di carta
- Pennarelli o colori
- Forbici
- Scotch o nastro biadesivo

Procedimento:

Prendete una scatola da scarpe, ricopritela con un sacchetto nero dell'immondizia. Con un cartoncino create il tetto e foderate anche quello con il sacco. Fate disegnare le finestre e la porta della casetta e attaccatele sulla scatola, fate disegnare ai bambini zucche, fantasmi, streghe oppure stampate da internet le figure e fategliele colorare; attaccatele sulla scatola con lo scotch o il nastro biadesivo.
Fate un taglio sulla casetta dove poi i bimbi “imbucheranno” le varie paure.
Fate scrivere ai bambini (o scrivete voi per loro se non sanno scrivere) le loro più grandi paure su un foglietto, ripiegatelo e fateglielo imbucare nella casetta.
Come scrivevo sopra le paure una volta rinchiuse nella casetta non potranno più uscire e non spaventeranno più nessuno!!!

giovedì 25 ottobre 2012

Mummia segnaposto per Halloween.

Halloween è alle porte e ormai da qualche anno è usanza festeggiarlo anche in Italia.

Con alcune amiche abbiamo deciso di organizzare una festa per i nostri bimbi che sono troppo piccoli per andare in giro a fare "Tick or treat".

Per l'occasione ho creato questi buffi segnaposto che io in realtà utilizzerò per scrivere i nomi degli alimenti che ognuna di noi preparerà (nomi che ovviamente saranno TERRIFICANTI!!!).

Occorrente:

2 rotoli di carta igienica: uno finito e uno no;

nastro biadesivo;
forbici;
carta;
stuzzicadenti;
pennarello nero.

Procedimento:

Ho strappato 6 rettangoli di carta igienica, ho incollato nel mezzo una striscia di nastro biadesivo; dopo aver tolto il film dal nasto lo incollato sul rotolo finito di carta igienica cercando di coprire tutto (anche la parte sopra!), ho lasciato gli ultimi 5 cm di carta igienica, ho attaccato al roto lo stuzzicadente o l'ho ricoperto con il pezzo che avevo lasciato libero. Ho incollato allo stuzzicadente un bigliettino di carta e con il pennarello nero ho disegnato occhi e bocca e la mummia era pronta!!!


mercoledì 10 ottobre 2012

Numeri a colazione: biscotti veloci e leggeri.

Ieri pomeriggio ho rinfrescato la mia Stella (la pasta madre donatami da un'amica), dopo cena ne ho messa via una parte e ho iniziato a smanettare su internet alla ricerca di una ricetta dolce visto che finora ho sempre fatto cose salate!
Ho trovato questa semplice ricetta che prevedeva l'uso del cioccolato fondente che però io non avevo, rovistando nella dispensa ho trovato dei numeri di cioccolato avanzati da una precedente torta e visto che prima di cena Giulia si era divertita a scrivere i numeri (era esaltatissima perché era riuscita a scrivere da sola il 5!!!) ho pensato che poteva essere un'idea carina prepararle dei biscotti con i numeri!



Ingredienti per circa 20 biscotti:
 200 gr di pasta madre (io ho usato quella solida)
120 gr di farina
4 cucchiai di zucchero di canna
1 uovo
40 gr di burro morbido

Ho impastato tutto nella macchina del pane finché non ho visto che si formava una palla liscia e tonda.
Ho steso la pasta su carta forno e con un cilindro ho ricavato i miei dischetti, il papà prelevava ciascun dischetto e li metteva su una teglia da forno rivestica di carta forno, in centro inseriva il numero di cioccolato facendo in modo che si schiacciasse ben bene nella pasta.


Abbiamo infornato a 180° per 15 minuti circa.

Buoni e originali... per giocare con i numeri!



venerdì 5 ottobre 2012

Venerdì del libro: Il latte della mamma sa di fragola.

Il mio venerdì del libro è dedicato all'allattamento, in occasione della Settimana Mondiale dell'Allattamento.

E' un libro magico che leggo spesso ai bimbi, adoro le illustrazioni, adoro il testo. E' uno dei libri che ho comprato quando aspettavo Pietro e ci sono parecchio affezionata, è uno di quelli che leggiamo quando abbiamo voglia di "coccole".

Adesso so perché sono diventato così
grande, bello e forte:
ho bevuto il tuo amore!



Con questo libro partecipo al Venerdì del libro di Home Made Mamma

Titolo: Il latte della mamma sa di fragola
Autore: Elena Balsamo
Casa Editrice: Il giardino dei cedri
Età di lettura: dai 0 anni

giovedì 4 ottobre 2012

Allattamento 1.0: Giulia voglio tutto e subito.

Pensieri sparsi sul mio primo allattamento. 


 Eccola finalmente qui, tra le mie braccia, è proprio come l'avevo sempre immaginata: rosa e con le guanciotte paffute, la mia Giulia. Appena l'ho avvicinata al seno lei si è attaccata subito, senza problemi.
Dopo qualche giorno mi è arrivata la montata, io ero felice, lei era buona: ciucciava e dormiva (e che altro dovrebbe fare un neonato??). Lei cresceva bene, io guardavo l'orologio e controllavo che ciucciasse abbastanza, la facevo poppare da un seno e dall'altro. Giulia non ha mai avuto difficoltà (è una fortuna, ma questo l'ho scoperto poi dopo!), mi sembrava tutto perfetto. Un giorno arriva una lettera a casa, parla di un servizio gratuito del consultorio in cui andare a pesare la piccolina; e così entro nel baratro della pesata. Dopo la prima visita con l'infermiera pediatrica mi vengono i primi dubbi, lei mi chiede ogni quanto mangia la bambina, io seppure guardo l'ora mentre ciuccia non so darle una media precisa, le dico "dipende, se dorme di giorno sta anche 6 ore senza ciucciare", lei mi guarda inorridita "nooooo, ma tu la devi svegliare?", io l'ascolto anche se qualche dubbio ce l'ho, perché penso a quanto mi scoccerebbe se mi svegliassero per mangiare se sto dormendo.... Vado via dal consultorio confusa e sulla strada del ritorno pernso e ripenso a quanto mi ha detto l'infermiera, alla fine decido di fare di testa mia (e quando mai ho dato ascolto a qualcuno???), se dorme la lascio dormire! Iniziano le prime coliche serali, vado nel pallone... torno dalla mia infermiera che mi mette a dieta, affermando che secondo lei Giulia ha le coliche perché io mangio male, eliminiamo dalla mia alimentazione sughi artificiosi, verdura a foglia larga e verde (sia cotta che cruda), pomodori, e non ricordo più che cosa... Passano le settimane, io dimagrisco (il che mi faceva pure felice visto il mio sovrappeso), le coliche continuano e a me sembra che il latte mi stia andando via... sono disperata, non so che fare!!! Mi ricordo allora del volantino che l'ostetrica del corso preparto mi aveva dato sulla Leche League, il gruppo di sostegno all'allattamento materno, decido di scrivere ad una delle consulenti, mi risponde tempestivamente, mi dice di tornare a mangiare come prima che le coliche sarebbero passate da sole, di non sentirmi in colpa perché non era per quello che mangiavo che stava male, mi invita ai loro incontri. Grazie a quella mail, a quelli incontri ho conosciuto persone fantastiche, amiche vere con cui è nata poi Vitaminamamma (ma quella è un'altra storia). Superato lo scoglio "coliche", l'allattamento procede, non guardo l'orologio, ignoro chi mi consiglia di darle "un po' d'acqua perché la bambina ha sete"; arriviamo ai 6 mesi, proviamo il cibo (pappe) ma le fa schifo, anche lì ignoro chi mi dice che è "perché la allatti toglile il seno", continuo a darle quello che vuole... ovvero la ciuccia!!!!! Arriva il momento del rientro al lavoro e dell'ingresso al nido, l'allattamento è stato il nostro punto di forza perché lei mangiava poco e piangeva ogni mattina quando la lasciavo, ma quando andavo a prenderla e tornavamo a casa ci prendevamo la nostra mezzora di latte e coccole sul divano. Siamo arrivate così a 18 mesi, fino a quando una mattina alla mia domanda "Vuoi la tetta?" lei ha risposto "No, basta non la voglio più". 

E' stato bello l'allattamento di Giulia, è stata una scuola per me, la mia bimba mi ha insegnato molto e se con Pietro ora sono "diversa" è solo grazie a lei.
A tutte le mamme e papà consiglio di informarsi e leggere durante la gravidanza e di informarsi sui gruppi di sostegno all'allattamento della zona in cui risiedono.

lunedì 1 ottobre 2012

La SAM (Settimana dell'Allattamento Materno) di Geni e Tori.

Dal 1 al 7 ottobre ricorre la Settimana dell'Allattamento Materno, come mamma, come consulente in allattamento da mamma a mamma, voglio celebrare degnamente questa settimana, ogni giorno pubblicherò quindi un post dedicato a questo argomento.

Oggi ho preparato un collage di foto dei miei due allattamenti (uno tra l'altro ancora in corso):



Vi segnalo tra l'altro l'incontro che VitaminaMamma organizza oggi in Cascina Roccafranca a Torino, si parlerà di allattamento con Ilaria, mamma e volontaria del gruppo di sostegno Luna di Latte, con l'ostetrica Cristina Baratto (consulente professionale in allattamento IBCLC) e con Luisa Mondo.

Qui trovate il programma e tutte le indicazioni.
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